ACCRESCIMENTO E DISTURBI DELLA CRESCITA
L’accrescimento corporeo può avere un decorso normale o può andare in contro ad alcune problematiche. Per accresciemento corporeo si intende un processo che inizia sin dal momento del concepimento, prosegue negli anni e solitamente si conclude con la maturazione sessuale. Durante il primo anno di vita la crescita è molto rapida, con un aumento staturale di circa la metà rispetto all’altezza al momento della nascita. Durante il secondo anno, invece, la velocità di crescita rallenta (circa 1 cm/mese) per poi stabilizzarsi, dopo il secondo anno e per tutto il periodo prepuberale, ad una velocità di circa 5 cm l’anno. Nel periodo che precede immediatamente la prepubertà vi è un nuovo rallentamento ma, raggiunti i 10-14 anni, si assiste ad un netto incremento della velocità di crescita (9-10 cm/anno), determinando il massimo incremento accrescitivo puberale demoninato Growth Spurt. Questo dura all’incirca 2 anni e consente un incremento in altezza di circa 18 cm nella femmina e di fino a 20-25 cm nel maschio. Il Growth Spurt si verifica con un certo anticipo nella donna, rispetto al maschio, e ciò spiega la differenza di altezza finale tra i due sessi in quanto i maschi accelerano la loro crescita partendo da una statura di circa 10 cm superiore.
I fattori che possono influenzare la crescita corporea sono molteplici, con ruoli diversi nelle diverse fasi dello sviluppo corporeo.
Durante la vita fetale la crescita è influenzata soprattutto da fattori genetici, dal grado di nutrizione e di ossigenazione del feto; inoltre, durante lo stesso periodo sono fondamentali anche alcuni ormoni come, ad esempio, il lattogeno placentare (HPL) e l’insulina. Nel periodo postnatale, invece, hanno un ruolo fondamentale l’ormone della crescita (GH) e gli ormoni tiroidei anche se altri ormoni, come l’insulina e i glucocorticoidi possono, in qualche modo, influenzare il processo di accrescimento. Anche gli ormoni sessuali (androgeni ed estrogeni) rivestono un ruolo fondamentale in quanto sono coinvolti sia nella crescita corporea (soprattutto nel Growth Spurt) che nella maturazione ossea. Gli ormoni sessuali, però, hanno un doppio effetto sulla crescita; infatti se da un lato accelerano la maturazione muscoloscheletrica dall’altra, favorendo la saldatura delle cartilagini di accrescimento, determinano l’arresto del processo accrescitivo. (Prenota una visita auxologica).
Per cui si può passare dalla condizione di gigantismo a quella opposta, e più frequente, di bassa statura.
Nel primo caso le elevate dimensioni possono essere secondarie ad una condizione di ipernutrizione verificatasi durante la gravidanza (macrosomia) (come avviene nelle donne diabetiche), ad una condizione non patologica come l’alta statura costituzionale o ad una condizione patologica coma il gigantismo ipofisario dovuto ad un eccesso di produzione dell’ormone della crescita. (Prenota una visita auxologica).
Nel caso delle basse stature, invece, la maggior parte dei casi è rappresentata da “condizioni non patologiche” del processo di crescita ovvero dalla bassa statura familiare e dal ritardo costituzionale di crescita. Esistono, però, altre condizioni patologiche legate ad alterazioni cromosomiche (basse stature sindromiche), ad alterazioni ossee (osteocondrodistrofie) o alla presenza di malattie croniche che influenzano il processo accrescitivo (ritardo di crescita intrauterina, morbo celiaco, malattie intestinali croniche, insufficienza epatica o renale, thalassemia maior). Fanno parte delle basse stature patologiche, inoltre, anche molte patologie endocrine come l’ipotiroidismo, la sindrome di Cushing, lo pseudoipoparatiroidismo, il diabete, e la pubertà precoce. Tra le patologie endocrine va ricordato, infine, il deficit dell’ormone della crescita; in questo caso vi è una mancanza, parziale o totale, di questo ormone che fa si che non si raggiunga l’altezza bersaglio. Inoltre può succedere, anche se in casi molto più rari, che l’ormone della crescita venga si prodotto in quantità normale, ma che non riesca ad agire sui tessuti bersaglio e pertanto è come se non ci fosse (nanismo di Laron). (Prenota una visita auxologica).
In ultimo va ricordato che l’ormone della crescita è prodotto prevalentemente durante il sonno notturno e pertanto, tutte quelle condizioni che impediscono al bambino un adeguato sonno notturno, possono esitare in una bassa statura patologica (nanismo psicosociale o sindrome del bambino percosso).
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Dott. Massimiliano Andrioli
Specialista in Endocrinologia e Malattie del Ricambio
GMF Medical Center
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